L’etica può essere guardata come una “istituzione normativa” e “sociale” insieme:
- “istituzione” perché è un ente slegato dal singolo individuo (infatti esiste prima e dopo di esso) e perché coordina un gruppo svolgendo una funzione sociale;
- “normativa” perché spinge gli individui ad agire e a provare sentimenti positivi o negativi in base alle sue norme;
- “sociale” perché pone dei limiti al desiderio del singolo individuo per perseguire un obiettivo maggiore: il coordinamento sociale necessario per permettere ai più di mantenere uno stato di benessere e la possibilità di autorealizzarsi.
Affinché si comprenda al meglio la natura ambivalente, intima e collettiva, dell’etica possiamo confrontarla con un’altra istituzione normativa (scritta) , cioè il diritto.
Entrambe le istituzioni regolano i rapporti tra individui affinché siano garantiti la sicurezza personale e l’ordine pubblico ma si affidano a mezzi diversi. Mentre il diritto si basa sulla legge territoriale, valida solo sul territorio statale, che va promulgata affinché si conosca, che se non rispettata sarà seguita da una pena, l’etica si basa sulla legge morale, valida universalmente, già nota a tutti in modo non formale; il primo si occupa della convivenza fra gli individui, la seconda della condotta umana più in generale.
L’etica ha varie declinazioni, in termini di responsabilità , se applicata all’economia ovvero se applicata all’ambiente ecc. ecc.
Per legalità, invece, si intende la conformità alla legge ed alle sue prescrizioni che sanciscono l’obbligo da parte degli Organi dello Stato di adeguarvisi, esercitandoli nei modi ivi previsti.
La legalità è non solo quella dei provvedimenti ma ovviamente anche quella di un mezzo adoperato , di un comportamento.
Di talchè potremmo dire, prima facie, che non vi puo’ essere l’etica di un atteggiamento senza che questo non sia anche legale.
Tanto nella piena convinzione che il comportamento, se giusto e corretto, non puo’ che essere secundum legem, laddove ovviamente un comportamento scorretto finisce per essere inevitabilmente illegale e quindi contrario alla legge.
Tuttavia, la distinzione non è distinta in maniera nitida e netta, di talchè se una cosa è nera non puo’ essere bianca, occorre discutere di ambiti intermedi di grigio.
Sono quegli stadi che caratterizzano un comportamento come scorretto ma non per questo illegale nel senso ampio del termine (il Caso Riace di cui dicevano in premessa).
Si tratta di atteggiamenti tenuti dai cittadini, a tutti i livelli, che determinano nella visione aulica della vita uno scostamento dal dettato delle regole e che, in ragione di cio’, non determinano tuttavia una violazione della legge almeno intesa come quella civile e penale. Al massimo, puo’ trattarsi di legge morale. Ed è per questo che molto spesso si dice che il comportamento di una persona è immorale.
Un esempio potrebbe essere il tradimento della moglie e/o del marito che viola la legge morale delle regole religiose, ma per cio’ solo non determina un comportamento illegale, almeno secondo le leggi esistenti (nell’Islam per esempio l’adulterio è un peccato molto grave, tanto da prevedere la pena di morte a mezzo della lapidazione. I riferimenti nella legge islamica sono da ricercarsi sia nel Corano, il libro sacro dei musulmani, che contiene le rivelazioni di Allah a Maometto e fissa la raccolta delle regole divine nel codice della Sharia, sia nella Sunna, che esprime il pensiero autentico del Profeta (attraverso i ‘detti’ del poeta, gli ʾaḥādīth) e include la definizione di specifiche fattispecie e la condotta da tenere al riguardo. Dal Corano(4-15): “Se le vostre donne avranno commesso azioni infami (fornicazione o adulterio) portate contro di loro quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d’uscita”(dal sito https://it.wikipedia.org/wiki/Adulterio)
Oppure, per essere molto più lievi, la fila violata da parte del cittadino che per fare prima e non volendo aspettare, passa davanti a tutti in barba all’attesa degli altri suoi pari regolarmente in coda.