Mappatura dei processi alla luce della nuova disciplina ANAC: soluzioni pratico-operative

Articolo ESTRATTO – da “Aziendaitalia – Mensile di organizzazione, bilancio, gestione e controllo degli enti locali – 11/2020” di Nicola Dimitri Maria Porcari – Dipendente del Comune di Altamura, docente ed esperto in materia di prevenzione della corruzione e Rossana Turturiello – Specialista in materia di anticorruzione trasparenza, autrice e docente del corso di formazione in materia di anticorruzione per conto della Scuola di formazione IPSOA (Gruppo Wolters Kluwer Italia S.r.l.).

L’obiettivo che si pone il presente articolo è quello di consentire agli operatori degli Enti, in particolar modo Dirigenti e RPCT, di procedere ad una corretta mappatura dei processi, applicando le nuove regole introdotte dall’ANACechecostituiscono l’unica regoladaseguire nell’aggiornamento in vigore dall’anno 2021-2023. Il contributo si prefigge di sintetizzare, laddove possibile, le attività dei responsabili avendo presente che l’opera di sintetizzazione passa sempre e comunque da un’autovalutazione del Dirigente debitamente motivata e suffragata.

Premessa Il presente articolo nasce con l’intento di semplificare l’attività di revisione della mappatura dei processi, all’indomani dell’approvazione, nell’alveo del PNA2019, dell’allegato 1 concernente le “indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi”. La citata Linea guida, stando al contenuto ivi riportato, di fatti costituisce “l’unico documento metodologico da seguire nella predisposizione dei Piani triennali della prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per la parte relativa alla gestione del rischio corruttivo”. In disparte il regime transitorio introdotto per l’anno in corso, la nuovametodologia di mappatura dovrà essere necessariamente adottata non oltre il Piano triennale anticorruzione del prossimo triennio 2021-2023. Quindi ogni amministrazione è impegnata in questi ultimi mesi dell’anno nella redazione della nuova mappatura. Di conseguenza, diventa focale in questa fase comprendere i punti di partenza della mappatura, i criteri seguiti dall’Autorità nazionale anticorruzione alcuni dei quali già definiti in passato, il grado di attuazione e il successivo monitoraggio da parte dei Dirigenti e dell’RPCT.

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